Pintadera e altri manufatti preistorici

Al museo paleontologico Silvio Lai potrete osservare non solo la meravigliosa collezione di fossili, ma anche oggetti realizzati dall’uomo preistorico come quello nella foto. Potete immaginare per cosa veniva utilizzato? Questo reperto è una pintadera.

Che cos’è una pintadera? Si tratta di uno stampino che veniva utilizzato per decorare pelli, tessuti, ceramiche e anche la propria pelle. Questo tipo di utensile originario del Vicino Oriente e dei Balcani, sembra essersi diffuso in Italia durante il Neolitico medio (5500 – 4700 anni fa). Le pintaderas venivano realizzate in terracotta e avevano forme variabili, sebbene le dimensioni fossero sempre contenute. Recano da un lato l’impugnatura e dall’altro lo stampo vero e proprio che veniva intinto in sostanze coloranti minerali come ad esempio l’ocra.

Le pintaderas sono state ritrovate principalmente al Nord e al Sud e i motivi decorativi degli stampi sono assai variabili: in Liguria si diffonde principalmente la pintadera a punti impressi, come questa presente al museo. Altri motivi geometrici sono spirali, linee, cerchi concentrici, meandri e motivi a zig zag.

Rif. Ultima immagine: Marco Serradimigni, Las pintaderas nel quadro del Neolitico italiano: arte simbolismo e funzionalità [Preistoria Alpina, 46 I (2012); © Museo delle Scienze, Trento 2012]

 

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Immagine tratta da Marco Serradimigni, Las pintaderas nel quadro del Neolitico italiano: arte simbolismo e funzionalità [Preistoria Alpina, 46 I (2012); © Museo delle Scienze, Trento 2012]